Il bambino, fin dalla nascita, possiede un’enorme quantità di connessioni sinaptiche e neurologiche che lo rendono molto ricettivo agli stimoli esterni e gli donano una plasticità cerebrale che si va perdendo con l’aumentare dell’età.
La sua modalità di apprendimento del linguaggio musicale è analoga a quella del linguaggio verbale perché egli assorbe, imita e assimila; il grado di sviluppo del linguaggio sonoro-musicale è proporzionale alla ricchezza e alla varietà di stimoli adeguati offerti dall’ambiente.

Attività:

Le lezioni vengono svolte con gruppi di sei o sette bambini, da zero a tre anni, accompagnati da un genitore; ogni lezione dura 45 minuti. Si svolgeranno una vasta gamma di attività, tra cui:

  • Ascolto di vari brani suonati o cantati dal vivo e riprodotti tramite stereo.
  • Attività conseguenti agli ascolti.
  • Proposta di canti da imparare tratti dal repertorio dell’infanzia, da quello popolare ed etnico.
  • Organizzazione di un ambiente e di uno spazio favorevole e stimolante in cui svolgere l’attività musicale.
  • Manipolazione di oggetti da “suonare”, sia veri strumenti musicali che oggetti “discrepanti” in grado di produrre suoni.
  • Costruzione di strumenti musicali con materiale di recupero.
  • Attività finalizzate al rendersi conto della propria corporeità e della propria voce sulla base di filastrocche popolari dalle connotative ritmico-prosodiche evidenti.

Obiettivi del corso:

  • Sviluppare le capacità percettive relative all’orecchio musicale attraverso l’ascolto.
  • Differenziare il suono dal silenzio e riconoscere e identificare suoni appartenenti al proprio vissuto.
  • Individuare la direzionalità del suono e seguirla con movimenti del corpo.
  • Acquisire abilità ritmiche attraverso il movimento del corpo e la sperimentazione di oggetti sonori e strumenti musicali appropriati.
  • Distinguere, gestire ed esprimere le emozioni suscitate dall’attività musicale.
  • Acquisire consapevolezza della propria voce e della propria corporeità.
  • Imitare canti e assimilarli nel tempo.
  • Instaurare una comunicazione con gli altri basata sull’affettività, attraverso giochi, “body percussion”, coccole musicali, canti mimati, girotondi.
  • Trasmettere fiducia, consapevolezza e sicurezza nelle proprie capacità espressivo-musicali.
  • Far interagire l’attività musicale con altri tipi di linguaggi (grafico–pittorico…).

Irene Forlanelli
Insegnante di Lullaby

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ireneforlanelli@gmail.com

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