Il cervello umano è influenzato dall’ambiente, il quale produce esperienze che diventano memorie, atteggiamenti ad abitudini che si trasferiscono lungo le vie neuronali, tra le cellule, creando connessioni fissate in maniera chimica ed elettrica. Il cervello di una persona cambia secondo gli stimoli che riceve e incorpora le esperienze passate trasformandole in abilità e competenze sempre più complesse. Inutile sottolineare che è fondamentale qualunque precoce, precocissimo stimolo; infatti, determinate connessioni non sono più possibili in maniera così diretta ed immediata, una volta superata una specifica fascia d’età.

Tale affermazione è ormai scientificamente provata da innumerevoli osservazioni ed esperimenti, sui quali non ci dilungheremo in questa sede. Alla luce di queste conoscenze il “Children’s Music Laboratory” si prefigge di stimolare neurologicamente i bambini in maniera specifica, per attivare le capacità utili ad affrontare il mezzo strumentale nonché a sviluppare gli elementi ritmici, melodici, coordinativi, mnemonici e disciplinari. Offre inoltre ai genitori un metodo didattico per impostare l’esercizio quotidiano, che permetterà al bambino di acquisire sempre maggiori abilità.

Il primo anno è perciò un anno di preparazione specifica, che mira a sviluppare manualità, coordinamento, disciplina, organizzazione didattica, orecchio melodico, armonico e ritmico, espressione vocale, orientamento. Per questa ragione è importante che i bambini non abbiano superato l’età prescolare, il momento più adatto è verso i 3 anni. Dal secondo anno i bambini affiancano alla lezione collettiva di CML anche lo studio dello strumento prescelto, proseguendo così il loro percorso didattico con due appuntamenti settimanali alla scuola: una lezione collettiva di CML e una individuale di strumento.

Nel CML (Children’s Music Laboratory), si anticipano le difficoltà pratiche e teoriche che il bambino dovrà affrontare, preparandolo attraverso esercizi mirati e specifici. Quando, dopo il primo anno, il bambino inizierà a suonare lo strumento, conosce già il repertorio perché l’ha cantato e danzato, conosce il proprio corpo perché ha eseguito giochi ed esercizi, è cosciente della motricità finalizzata alla tecnica strumentale, ha sperimentato i ritmi, ha rinforzato le dita e l’equilibrio, ha organizzato il suo lavoro a casa con la mamma o il papà.

Quando, negli anni successivi, il bambino dovrà saper leggere per suonare brani più complessi, sarà già in grado di farlo, perché ha già letto per cantare e per ritmare; quando dovrà suonare a più voci in orchestra avrà già sperimentato la polifonia, cantando a più voci con i genitori e gli altri bambini; quando dovrà riconoscere una modulazione avrà già sperimentato sul suo corpo, sulla tastiera e graficamente scale, accordi, tonalità ecc.

Il CML, che accompagna i bambini dai 3 a 5/6 anni circa, offre esperienze che diventano abilità, di modo che il bambino possa sviluppare maggiormente il suo talento e operare modifiche permanenti nel suo sviluppo cognitivo e umano.

Il bambino che sa fare bene qualcosa, e in questo caso esprimersi attraverso la musica, è più sicuro, più equilibrato e sereno e lo sa comunicare con gioia. Il tempo che i suoi genitori gli offrono lungo il percorso sarà il regalo più bello e prezioso per tutta la vita.

Marco Moiraghi
Insegnante di Children’s Music Laboratory

Email
marco.moiraghi@libero.it


Marco Radaelli
Insegnante di Children’s Music Laboratory

Email
marcrada@gmail.com

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